Blog
Acquista servizi OnLine
Acquista servizi OnLine
Scegli il pacchetto più adatto a te
Acquista libro BMS
Acquista il libro BMS
eBook digitale - Amazon

Cerca nel sito

Ascoltatela l'obesità, ascoltatela nel silenzio tanto pesante quanto pieno di sofferenza e dignità.

Quantificare l'obesità su di una fredda bilancia significa svilire le ragioni profonde che portano la persona ad affogare le difficoltà, i vuoti, i cortocircuiti emotivi, nel cibo.

Ascoltare chi non è abituato ad essere ascoltato è indispensabile, è un dovere, un piacere, per chi vuole davvero scardinare quella corazza che tiene stretta l'obesità.

Le resistenze sono fisiologiche, paradossalmente necessarie, perché la corazza rende possibile una convivenza normale in una società abituata a quantificare di tutto, tranne il valore dell'uomo.

Non pesiamo la bontà d'animo, la sensibilità, il rispetto sociale. No, non siamo abituati a pesare il valore umano, ma siamo diventati molto bravi a pesare tante cose inutili, anche l'obesità.

Se non l'ascolti l'obesità, lei ti porta fuori strada.

Chi vive l'obesità ti porta sempre fuori strada: è normale, talmente normale, per chi è abituato ad essere giudicato, che anche quando ci si trova di fronte a chi ti tende una mano, conviene sempre alzare un muro di diffidenza. In fondo quel muro lo ha sempre salvato dal dover mettere a nudo i propri drammi: quei drammi che in una società sorda, conviene tutto sommato tenere ben nascosti.

L'isolamento umano, il disgregarsi dei più banali valori morali, la violenza sociale praticata attraverso l'arrivismo subdolo e sfrenato, lascia sul campo di battaglia ferite e feriti.

Il vuoto civile è evidente in ogni dove, non me ne vogliate se comincio dalla scuola. Si, la scuola in grado di rendere i ragazzi distratti, apatici e disinteressati. Quella scuola trasformata in azienda così rampante nel giudicare quanto incapace nel trasmettere passione e interesse: una scuola talmente feroce da annichilire chi è più fragile. La distrazione genitoriale è così evidente: pronta ad elogiare con entusiasmo "l'intelligenza elettronica" di ragazzi tanto bravi a sopravvivere nella realtà virtuale, quanto incapaci di comunicare sentimenti nella vita reale. Il vuoto colmato con cellulari e dispositivi elettronici è diventato la norma: pagheremo cara questa "comodità": anzi la stiamo già pagando.

Se la scuola e la famiglia falliscono, i valori saltano, i sentimenti naturalmente si disgregano e nel disgregarsi lasciano i ragazzi senza bussola e li catapultano in una società feroce ed impeccabile nel giudicarli.

Se il vuoto che noi come società creiamo è così scomodo da vedere, fatevene una ragione, perché così è.

Ogni vuoto va colmato per rendere il viaggio della vita sostenibile. Riempire un vuoto permette di tornare in equilibrio, un equilibrio precario, dinamico, ma pur sempre un equilibrio.

E noi vorremmo pesare quel vuoto, salvifico quanto vitale? Siamo così arroganti da voler pesare l'obesità perché in questo modo non vediamo le nostre colpe. Pesando l'obesità salviamo noi stessi, salviamo una società feroce che non vuole tra i piedi i più fragili, quelli scomodi, quelli che tutto sommato non si salvano sempre da soli.

E invece voglio dirvi che l'ascolto può fare miracoli, l'ascolto permette di creare una breccia salvifica nella corazza apparentemente inespugnabile. L'ascolto rompe l'isolamento di colui che nell'obesità aveva colmato il vuoto e costruito la stampella dell'equilibrio.

L'ascolto spesso regala un sorriso: quel sorriso che rompe la corazza e fa tornare alla vita.

Dinamiche sottili e complesse, vissuti famigliari complicati devono sempre essere tenuti in debita considerazione, valutati e soppesati con attenzione, perchè concorrono nel valutare il percorso nutrizionale più adatto e considerare anche il supporto psicologico atto a rimodulare precisi comportamenti alimentari.

Smontiamo definitivamente il concetto di dieta pesata ipocalorica che cinicamente non solo rinforza nella mente obesa il concetto errato che il male viene dal cibo, ma ancor peggio crea un cortocircuito emotivo tra l'uomo e l'alimento.

L'alimento è vita, è salute, materia indispensabile generatrice di energia cellulare.

Ogni alimento veicola in maniera silenziosa, molecole uniche capaci di modulare efficacemente il nostro metabolismo ed il nostro senso di benessere.

Piuttosto che creare diffidenza verso il cibo, dobbiamo ricostruire un rapporto positivo, quanto sereno con l'alimento che non sarà più causa di obesità bensì soluzione al nostro dramma interiore.

Ascoltare il cibo, con i suoi sottili effetti fisiologici, vuol dire ascoltare con rispetto l'obesità e nel mentre, generiamo una salvifica alleanza terapeutica.

Nel libro "Non più a Dieta ma in Salute" si dimostra chiaramente quanto il legame tra alimentazione e corpo debba essere attenzionato con cura, perchè nei comportamenti alimentari possiamo ritrovare i nostri vissuti, le nostre relazioni così come le nostre affettività.

Il dott. Canfora, nel libro, illustra magistralmente queste dinamiche, le affronta quotidianamente negli uomini e nelle donne che si affidano al BMS per ritrovare se stessi, per affrontare l'obesità in maniera serena quanto leggera.

 

 

e-max.it: your social media marketing partner

Comments powered by CComment