Il Sistema Metabolico Bruni (BMS) è il risultato di oltre 10 anni di studi in nutrizione funzionale, nutrigenetica e cronobiologia.
L'incontro e la sintesi di questi tre importanti settori della nutrizione e della biologia, si fondono in BMS, in maniera estremamente efficace e pratica.
BMS vede la luce nel 2018 grazie alla stretta collaborazione tra il Dott. Bruni, nutrizionista ed il Dott. Renzi, esperto informatico.
L'<orologio biologico> è il meccanismo complesso che regola il ripetersi ciclico di moltissime funzioni biologiche: l’esempio più facile e immediato è l'alternarsi tra sonno e veglia.
Il master clock, l’orologio posizionato nel nostro ipotalamo, sincronizza i molti altri orologi del nostro organismo sui ritmi circadiani (circadiano = “intorno al giorno”), ritmi caratterizzati da un periodo di 24 ore. Il tempo dei nostri antenati, esattamente come quello che possiamo ancora osservare negli animali, era scandito da questo orologio interno. I ritmi erano quelli della luce e del buio e il grande regolatore era il biotempo o tempo biologico.
I grandi progressi hanno portato enormi cambiamenti, nella nostra vita. Cambiamenti che sempre più spesso ci hanno deviato dal nostro biotempo.
La luce elettrica ha allungato le ore di veglia e i nostri impegni lavorativi quanto le abitudini culturali e ricreative ci provocano ogni giorno una condizione di disallineamento temporale. Del resto internet e le perenni connessioni con il mondo hanno dilatato artificialmente gli orari di veglia acuendo la sofferenza e il disequilibrio del nostro orologio biologico. Invece di vivere secondo il biotempo, ci sintonizziamo con la frequenza d’onda delle abitudini, delle mode, del caso.
Eppure abbiamo segnali decisivi della rilevanza dei cicli circadiani.
Pensate a molti farmaci la cui assunzione vi viene raccomandata in un certo orario piuttosto che in altri e tenete presente che perfino i chemioterapici sono somministrati nei momenti più idonei a massimizzarne l’azione minimizzando gli effetti collaterali. O pensate, più semplicemente, alle fastidiose sensazioni del jet lag ovvero a quel grave scossone che diamo al nostro orologio e quindi al nostro organismo. Negli aspetti positivi e negativi, tutto ciò serve a trasmettervi l’essenziale comprensione del beneficio che potremmo trarre da una vita ispirata al nostro ritmo.
La cronobiologia, che studia i fenomeni periodici (ciclici) negli organismi viventi e il loro adattamento ai relativi ritmi biologici, è diventata sempre più importante negli ultimi anni proprio perché la scienza ha verificato la relazione tra il disallineamento temporale e molte malattie.
L’alterazione costante dei ritmi circadiani ha effetti negativi sulla nostra salute, a livello metabolico, intestinale, cardiovascolare, neurologico. Possiamo dire che quella macchina potenzialmente perfetta che è il nostro corpo è programmata su quei cicli che le nostre condizioni e scelte di vita frequentemente non rispettano.
Di quante ore di sonno abbiamo bisogno? Siamo più efficienti e lucidi al mattino o nel pomeriggio? Quando è più vantaggioso il nostro allenamento?
Siamo diventati tutti creature della notte ma di giorno come ci sentiamo?
Che senso hanno gli orari dei pasti?
Abbiamo concentrato una grandissima quantità di piaceri nelle ore serali a scapito della salute e abbiamo per troppo tempo ignorato o disatteso il nostro orologio.
Le attuali conoscenze di cronobiologia ci permettono invece un altro approccio e ci riportano a buone abitudini. C’è un tempo ideale per ogni cosa e dobbiamo tenerlo ben presente, se vogliamo una buona salute, una buona energia, buone performances fisiche e mentali.
Dobbiamo inoltre considerare che non abbiamo tutti lo stesso ritmo e quindi è estremamente utile individuare il nostro cronotipo.
Dovete dunque del tutto dissociarvi dalla vita sociale
per rientrare perfettamente nel vostro biotempo?
Forse è impossibile o psicologicamente insopportabile.
Il BMS (Metodo Metabolico Bruni), il mio metodo di nutrizione funzionale personalizzata, si basa in maniera forte anche sui principi fondamentali della cronobiologia. Oltre al ritmo sonno-sveglia, altro essenziale regolatore dei ritmi circadiani è proprio l’orario dei pasti, orario che include e richiama regole di corretta educazione alimentare personalizzata. In considerazione dell’epoca in cui viviamo, delle esigenze e delle tendenze sociali, il BMS fa fronte al grosso sfasamento cui è sottoposto il nostro orologio applicando tecniche di riduzione della finestra alimentare -ovvero il lasso di ore determinato all’interno del quale il paziente si alimenta- che sblocca il metabolismo, favorisce i processi di detossificazione e aiuta a ristabilire un buon passo cronobiologico.
Tornerò molte volte su questi preziosi argomenti, questa piccola introduzione delinea comunque già un principio basilare: recuperare il proprio biotempo significa tantissimo in termini di benessere psico-fisico e prevenzione. Ci rimette concretamente in forma!
Scrivi commento (0 Commenti)Il rapporto tra salute e alimentazione è strettissimo. Lo è in termini scientifici e lo è in termini di appagamento psico-fisico.
Una corretta nutrizione è un potentissimo fattore di prevenzione e di gestione e trattamento di molte malattie o alterazioni del benessere.
Se questo è teoricamente risaputo, dobbiamo considerare anche che la relazione con il cibo è profondamente determinata o influenzata da una rete complessa di fattori:
le abitudini alimentari, geografiche e familiari;
il rapporto con il proprio corpo;
le tendenze culturale e sociali;
gli aspetti emotivi;
il livello di conoscenza delle proprie condizioni e del proprio fabbisogno.
Spesso dunque, in pratica, la tavola è approvvigionata e servita al di fuori di una reale consapevolezza di ciò che è davvero utile o dannoso mangiare.
Nella migliore delle ipotesi e della buona volontà, l’orientamento a una tavola “sana” è inteso in termini generici, con riferimenti di qualità, con regole di buon senso comune o bandendo elementi e ingredienti ritenuti nocivi secondo principi diffusi di informazione.
A cosa si reagisce e come si incontra il valore-alimentazione?
Molte volte sono il sovrappeso, i disturbi digestivi e intestinali, i fastidi di allergie e intolleranze, qualche risultato alterato nelle analisi del sangue, a lanciare l’allarme e a muovere a prendere in maggior considerazione cosa mangiare.
Solitamente però, pure quando la spia dell’attenzione è ormai accesa, è diffusa la ricerca del rimedio espresso, la freccia che punta al sintomo.
La verità però sta in un dato essenziale: l’unicità della persona, unicità che rende essenziale un approccio specifico, mirato. Mirato alla persona nella sua interezza, non al sintomo.
Ritrovare la salute mangiando presuppone una nutrizione personalizzata.
La tua storia clinica, il tuo stile di vita e le tue abitudini alimentari, come tutti i tuoi parametri ematoclinici ed antropometrici, ti restituiscono la tua posizione esclusiva. Solo sulla base di questo quadro puoi pensare a un’alimentazione che svolga la sua importantissima funzione.
La scelta che dovrebbe imporsi, valutando le enormi risorse scientifiche a nostra disposizione, è quella di un’educazione alimentare efficace. Non più una concezione di ristrettezza dietetica ma un nuovo e profondo bilanciamento del piacere con le esigenze peculiari della persona.
A fondamento del percorso di educazione alimentare cui puoi accedere ci sono: nutrizione funzionale, nutraceutica, nutrigenomica, cronobiologia. La sintesi dei principi, delle scoperte, delle informazioni di queste straordinarie branche della scienza medica, diventano facilmente fruibili per adottare un piano nutrizionale che tiene conto di tutti i fattori che generano il tuo malessere o benessere.
Non pensare più a quanto mangi ma a COME mangi!
Fare il percorso di educazione alimentare significa conoscersi e imparare. Invece di metterti a dieta, prendi confidenza con le combinazioni e le sequenze alimentari che fanno per te. Una sorta di liberazione dall’incubo del regime limitante e un’autentica e serena riconciliazione con il cibo.
Tu al centro, con la tua anamnesi -che ti sorprenderà per la quantità di risposte che contiene- e la possibilità di apprendere esattamente le dinamiche alimentari che ti provocano disagio e quelle che ti procurano sollievo.
Come funziona il tuo intestino? Sei in menopausa o nella fase fertile? Soffri di psoriasi?
Prova a immaginare che tutto ciò che ti riguarda, incluso il momento di vita che stai vivendo, finisca sotto i riflettori e serva a individuare cosa, come, quando mangiare per stare bene.
Senza bilancia e solo con la bussola di riferimenti di assoluta scientificità. Un percorso di educazione alimentare SU MISURA.
Scrivi commento (0 Commenti)Le parole sono sempre più scivolose ma devo rischiare e utilizzarle come un grimaldello. Del resto viviamo un tempo in cui la promessa di benessere è affidata a qualche schema di regolette magiche o a qualche lista di consigli universali.
Un tempo in cui la salute è pensata in termini di male e rimedio. A tutto, o quasi tutto, c’è risposta. Una risposta che è una specie di toppa che ci adoperiamo ad incollare o cucire come meglio ci riesce per tamponare la ferita.
Una risposta spesso lanciata urbi et orbi, indistintamente.
In realtà ognuno di noi è unico ma, se teoricamente ne siamo consapevoli, praticamente non ci trattiamo come tali. Forse possiamo avere dei sosia però, a parte il caso di un gemello identico, nessuno è uguale a noi. I geni parlano chiaro, la nostra vita parla chiaro. Questo basterebbe a smentire qualsiasi generalizzazione, qualsiasi superficialità, qualsiasi illusione.
Se recuperiamo la nostra storia, che il DNA scrive insieme alla nostra alimentazione e alle condizioni ambientali in cui viviamo, possiamo scegliere di non metterci a dieta ma in salute. L’obiettivo non può essere diventare immortali, è del tutto evidente, ma prendersi cura di se stessi in maniera adeguata. Adeguata alla nostra unicità.
Mi occupo di alimentazione funzionale al benessere da quasi vent'anni, con una casistica fortemente significativa e migliaia di casi clinici affrontati nella loro complessità ed al contempo unicità. Me ne occupo secondo rigorosi criteri e parametri scientifici fornendo uno scrupoloso responso dietetico personalizzato.
Sul concetto stesso di personalizzazione le parole si confermano scivolose ma solo in apparenza. Il Sistema Metabolico Bruni, metodo che ho messo a punto dopo anni di studi ed esperienze, è un modello nutrizionale realizzato su misura della singola persona. Un paziente che diventa protagonista: protagonista della sua alimentazione e quindi della sua salute.
Il metodo si avvale anche di accurate indagini nutrigenetiche: il dott. Keith Grimaldi, con il quale collaboro proficuamente, mi accompagna in questo viaggio, spettacolare ed affascinante, da tanti anni ed io lo considero un mio "compagno di viaggio, quando viaggio sta per piacere verso la conoscenza, collaborazione con un uomo di spessore umano e scientifico, stellare.
Il metodo è supportato da un qualcosa che lo rende unico: Ediet, figlio di notti insonni e tante, ma tante, ma tante ore di lavoro a trovare il meccanismo per mettere insieme una moltitudine di variabili metaboliche nello stesso algoritmo...ma questa è un'altra storia che presto racconterò.
BMS ha permesso di sintetizzare in un modello, una moltitudine di concetti e pilastri scientifici che insieme assumono una potenza davvero impressionante.
La sintesi è una visione pragmatica del cibo: il cibo come prevenzione e terapia, il cibo come alleato, il cibo come efficace strumento per massimizzare le potenzialità dell’organismo, il cibo come nutrimento cellulare.
Per arrivare a un livello di livello di definizione che si sostanzi in un percorso nutrizionale davvero personalizzato il mio sistema che, per brevità indico come BMS, si sviluppa su un’anamnesi approfondita che valuta storia clinica, stile di vita e abitudini alimentari, sullo studio attento di tutti i parametri ematoclinici ed antropometrici, sull’analisi dei geni e quindi su un lavoro di elaborazione dei dati che (lo ripeto a costo di essere noioso), non sarebbe mai stato possibile, senza la creazione di un software unico come Ediet.
Solo dopo questo complesso processo, il metodo fornisce precise indicazioni nutrizionali, sulla base di una accurata ed ampia analisi dei dati.
C'è ancora chi è rimasto alla sterile, quanto vetusta conta calorica: nel BMS l'uomo viene rimesso al centro ed attorno ad esso si costruisce un modello altamente personalizzato. Nutrigenetica, Nutrizione Clinica, Cronobiologia, si possono, anzi si devono mettere insieme, per dare veramente e non solo a parole, risposte concrete quanto pragmatiche e sostenibili nel tempo.
Il BMS è un modello dinamico, segue il paziente nella sua evoluzione clinica e nei suoi cambiamenti ormonali e metabolici.
Non più a dieta…ma in salute. Finalmente a tavola la nutrizione ritrova il suo autentico ruolo e ognuno può ritrovare il piacere di accomodarsi a godere delle proprietà di ogni alimento. Senso di fame facilmente controllato con opportune combinazioni alimentari e il massimo beneficio possibile dal cibo, non solo in termini di peso.
Il BMS stravolge completamente l’approccio: alle diete forzate oppone scelte accurate, personalizzate e consapevoli.
Non c’è un BMS per tutti bensì un BMS per ciascuno.
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