Home
Acquista servizi OnLine
Acquista servizi OnLine
Scegli il pacchetto più adatto a te
Acquista libro BMS
Acquista il libro BMS
eBook digitale - Amazon

Cerca nel sito

Centri di riferimento

Scopri i Centri autorizzati BMS nella tua zona utilizzando il servizio alla destra del testo.
Se sei interessato ad affiliarti invece, usa il form che trovi cliccando qui.

Perché ho scelto il metodo BMS?

Era da tempo che cercavo un approccio olistico che mettesse al centro il paziente, conoscere il suo metabolismo, le ragioni di un suo stato di malessere.

La mie DOMANDE erano sempre le stesse: Cosa c’è dietro quel sintomo? Quel problema?”.

Con il BMS ho trovato la chiave giusta!

Perché questo è un sistema personalizzato ed è una sintesi pratica di più discipline: nutrigenetica, nutrizione funzionale, nutraceutica, psicologia e cronobiologia.

Pilastro fondamentale è la NUTRIGENETICA; tutti gli individui variano nelle predisposizioni genetiche ed ognuno presenta un proprio profilo genetico, ognuno ha dei polimorfismi che influenzano le attività degli enzimi. Di conseguenza ci dovrebbe essere una quantità di nutrienti specifica per il corrispondente “genotipo”.

Il test genetico che viene utilizzato è stato sviluppato dal genetista dott. Keith Grimaldi e dal nutrizionista dott. Emiliano Bruni. Permette di studiare i geni che controllano il metabolismo dei carboidrati, dei lipidi, dei radicali liberi, dell’acido folico, della vitamina D, B, C ed A, analizza dettagliatamente specifiche mutazioni sui geni che regolano i processi infiammatori, la sensibilità al sale ed alla caffeina. Il test genetico BMS permette di verificare una sensibilità specifica sia al NICHEL che al GLUTINE, un'intolleranza al LATTOSIO ed i geni che regolano il comportamento alimentare.

Il BMS si basa su una anamnesi precisa, sulla lettura di diagnosi mediche, risultati di analisi ed esami ed in più, grazie al test genetico, abbiamo un eccezionale strumento che ci consente di avere informazioni sui caratteri genetici distintivi della persona.

L’unione dei dati genetici ed anamnestici del paziente mi permette di stilare un piano nutrizionale personalizzato che:

  • Indica al mio paziente le combinazioni alimentari a lui favorevoli. 
  • Gli permette di gestire al meglio eventuali sensibilità e/o intolleranze, stati infiammatori e  modulare lo stress ossidativo, pertanto lo sostiene  a mantenere il corpo disintossicato e ad avere buone difese immunitarie.
  • In questo modo il CIBO DIVENTA UNO STRUMENTO DI CURA, infatti il paziente sa quali abitudini alimentari giovano al suo benessere ed il dimagrimento poi verrà da sé!

Un ulteriore vantaggio di questo metodo è che nessuno deve usare la bilancia per pesare il cibo: processo che sarebbe inutile nonché destinato ad un rapido abbandono e fallimento.

I chili non si perdono in modo duraturo misurando i grammi, ma grazie alla migliore conoscenza dei se stessi.

Da quando ho conosciuto il dott. Emiliano Bruni, ideatore del sistema BMS, c’è stato un continuo scambio di informazioni che hanno contribuito ad accrescere la mia competenza in campo nutrizionale e soprattutto, cosa che mi rende particolarmente soddisfatta, ad indirizzare il mio paziente verso il giusto regime alimentare ed il suo benessere.

Dott.ssa Grazia Fini

Scrivi commento (0 Commenti)

Maria (nome di fantasia) è una giovane donna di bella presenza, intelligente, laureata, proveniente da una famiglia medio borghese in buone condizioni socio-economiche, è sempre andata molto bene a scuola e non ha mai creato problemi di nessun tipo ai genitori.

Maria arriva a visita perché da anni prova a risolvere una problematica alimentare complessa, con caratteristiche ortoressiche e bulimiche, che le condizionano la vita in maniera totalizzante.

La vita di Maria gira intorno a diete rigide e restrittive e ad una attività fisica indefessa e alienante.

Maria, nonostante una bella presenza fisica e un’intelligenza oltre la media, non aveva da tempo né un partner né amicizie reali: la sua ossessione per la forma fisica le impediva completamente qualsiasi coinvolgimento affettivo e relazionale.

Nella vita di Maria il piacere era vissuto come un tabù e negato in ogni forma, ad esclusione di rare abbuffate, in cui l’unico piacere era il riempirsi con pasti voraci, a cui poi seguivano drammatici sensi di colpa che innescavano meccanismi restrittivi ancora più intensi e punitivi.

Maria veniva già da lunghi percorsi psicoterapeutici fallimentari e, in effetti, la sua intelligenza prestata all’ossessività e l’ineluttabilità delle sue compulsioni la rendevano particolarmente inaccessibile a qualsiasi forma di ragionamento o confronto.

Maria gestisce ogni cosa, compreso il dialogo con il terapeuta attraverso la logica stringente e pre-concettuale del suo bisogno imprescindibile di essere in forma fisica: si lamenta della fatica che questo stile di vita le porta ma non apre la possibilità a nessun cambiamento, convinta che l’equilibrio trovato sino ad ora sia l’unico possibile per lei.

Nei suoi racconti, lo sguardo di Maria sembra spesso freddo, distaccato, inaccessibile, come i suoi ragionamenti.

Un giorno, tuttavia, durante un incontro, mentre Maria ripeteva come un rosario le sue abitudini alimentari di vita, colsi un lampo emotivo sotto il gelo del suo sguardo e glielo rimandai con delicatezza: avevo colto il dramma della sua solitudine assoluta, di un dolore intenso, acuto, destrutturante, vissuto con profonda impotenza.

A quel rimando gli occhi di Maria sono cambiati immediatamente: sono diventati allarmati ma presenti, lucidi, increduli, finalmente vivi e affettivi.

Quell’intesa di sguardi ha aperto una finestra tra me e il suo mondo interno, che negli incontri successivi ha reso possibile lavorare con la sua affettività, con la sua emotività e, quindi, con la Maria più autentica e profonda, consentendoci di ottenere nel tempo risultati soddisfacenti.

Non esistevano ragionamenti o procedure che potessero smontare o semplicemente scalfire le mura invalicabili della costruzione patologica di Maria, la sua impenetrabile prigione restrittiva-ossessiva, alimentare e ginnica.

L’unica speranza di salvare Maria era quella di vederla ancora viva dietro le mura di quella prigione dove, ormai da tempo (se non dà sempre) nessuno guardava.

La storia di Maria, nella sua drammaticità è esemplificativa nel mostrare come, di fronte al mondo dell’alimentazione, sia fondamentale guardare oltre i comportamenti o le diete, non limitarsi a ragionamenti o indicazioni, che non fanno altro che rafforzare le mura di certe prigioni, ma comprendere le motivazioni profonde, avvicinarsi gentilmente a quel mondo affettivo ed emotivo che muove il disagio ma anche la speranza.

Nel buio di quel castello inespugnabile viveva in solitudine profonda una principessa, che aveva bisogno solo di essere vista per trovare, progressivamente, il coraggio e la forza di uscire e tornare ad esistere.

Dott. Yuri Canfora

Scrivi commento (0 Commenti)

La convinzione che la psicologia sia fondamentale negli approcci nutrizionali è unanimemente condivisa nel mondo clinico e scientifico.

La nutrizione è uno di quegli ambiti umani complessi pieno caratterizzato da una molteplicità di aspetti psicologici che ne condizionano il funzionamento: aspetti affettivi, caratteriali, costrutti rigidi o mistificatori, ecc.

Tuttavia, è meno chiaro come la psicologia debba entrare nell’ambito nutrizionale.

Il mondo della psicologia è composto da una moltitudine di approcci e correnti, alle volte anche contrastanti tra loro, con metodiche e obbiettivi molto eterogenei che impattano in maniera diversa sugli interventi predisposti sul target, clinico o nutrizionale che sia.

Per cui, semplicemente, affermare che nella nutrizione si debba intervenire dal punto di vista psicologico, secondo me, è esatto ma incompleto.

Al fine di spiegare come la psicologia possa entrare nella nutrizione, descriverò in maniera sintetica due casi clinici (nel massimo del rispetto della privacy): di seguito espongo brevemente due casi formalmente simili ma sostanzialmente molto diversi.

Parliamo di due persone, un uomo ed una donna, intorno ai 30 anni, che chiameremo con nomi di fantasia Adamo ed Eva, che presentano una problematica che spesso viene riportata negli studi dei nutrizionisti: una persona inizia un piano alimentare in maniera scrupolosa, lo porta avanti per un periodo ottenendo buoni risultati per poi boicottarsi con tutta una serie di comportamenti alimentari inadeguati che, di fatto, boicottano il risultato sperato.

In sintesi, Adamo ed Eva pur soffrendo dello stesso problema, e desiderando intensamente di raggiungere un peso forma da tempo ricercato (entrambi in medio sovrappeso), non riescono a dare costanza al proprio impegno alimentare boicottando alla fine sistematicamente tutti gli sforzi messi in campo per raggiungere l’agognato peso forma.

Adamo ed Eva sono due persone molto diverse caratterialmente e familiarmente.

Adamo è un giovane uomo con una parvenza di efficienza e forza, a tratti duro, ma fondamentalmente sensibile e bonario.

Eva è una giovane donna di basso profilo, intelligente e arguta, che si propone inizialmente come non particolarmente ambiziosa e sostanzialmente contenta della normalità della sua vita, ma che ad una conoscenza più profonda svela frustrazioni e ambizioni latenti e irrisolte.

Pur se le due persone propongono al nutrizionista la stessa problematica, come vedremo la dinamica psicologica alle spalle che sostiene la disfunzionalità del comportamento alimentare è profondamente diversa.

Brevissimamente, scopriremo Adamo essere un giovane uomo che è stato reso autonomo troppo precocemente, da genitori imprenditori che pensavano di fare il suo bene, ma che, accelerando i tempi soggettivi del figlio lo hanno portato a saltare delle fasi maturative per sopperire costruendosi una corazza caratteriale muscolare (una finta autonomia iper-efficiente), simbolicamente proiettata su una fisicità robusta.

Adamo, pur desiderando una forma fisica migliore, non riesce a rinunciare al suo essere robusto che lo protegge dal confrontarsi con delle insicurezze profonde, la sua fragilità, per cui, quando dimagrisce entra in allarme e, alla fine, riprende ad ingrassare per recuperare la sicurezza della sua corazza.

Eva, al contrario, è la seconda genita di due stimati professionisti che l’hanno sempre educata al meglio delle loro possibilità.

Il padre di Eva è un ricco professionista completamente assorto nel suo lavoro, per cui fondamentalmente assente.

Il fratello maggiore di Eva ha fondamentalmente seguito le orme paterne, soddisfacendo a fondo tutte le ambizioni familiari.

La madre di Eva è una professionista di valore ma, soprattutto, una donna estremamente competitiva dal punto di vista femminile: donna estremamente curata, egocentrica, seduttiva, ambiziosa.

In sintesi, Eva, pur desiderando profondamente esprimere a pieno la propria femminilità, quindi la propria fisicità, dall’adolescenza in poi ha subito l’influenza competitiva materna, che è riuscita, più o meno consapevolmente, a lasciare spazio all’emergere della femminilità della figlia che le avrebbe sottratto scena e importanza.

Per cui Eva è cresciuta stritolata dal conflitto tra il desiderio di realizzarsi e la paura di entrare in conflitto con il narcisismo della madre.

Questa dinamica ambivalente si mostra chiaramente nel desiderio di raggiungere il giusto peso forma (realizzazione della sua ambizione) che poi, però, sotto la minaccia della perdita affettiva (il conflitto introiettato con la madre) viene costantemente boicottato.

È evidente che Adamo ed Eva, pur portando al nutrizionista una problematica simile, hanno dinamiche disfunzionali diverse e quindi necessitano di atteggiamenti e interventi diversi.

Come abbiamo potuto vedere in questo semplice e breve esempio, la psicologia deve sempre entrare nel trattamento nutrizionale, ma lo deve fare in una maniera estremamente personalizzata, non con approcci standardizzati, rigidi, altrimenti rischia di intervenire in maniera disarmonica sul soggetto, ostacolando più che favorendo un processo di cura, portando quindi potenzialmente a fallimenti che andrebbero a riverberarsi drammaticamente sull’autostima della persona, aumentandone le problematiche psichiche e alimentari.

                                                                                                                                    Dott. Yuri Canfora

Scrivi commento (0 Commenti)

Ancora qualche informazione...

Ecco alcune delle domande riccorrenti che ti aiuterrano a capire meglio il Sistema Metabolico Bruni (BMS). Se preferisci ricevere informazioni più specifiche invece, puoi scrivere una mail cliccando qui.

F.A.Q.

Il Sistema Metabolico Bruni (BMS) è il risultato di oltre 10 anni di studi in nutrizione funzionale, nutrigenetica e cronobiologia.
L'incontro e la sintesi di questi tre importanti settori della nutrizione e della biologia, si fondono in BMS, in maniera estremamente efficace e pratica.
BMS vede la luce nel 2018 grazie alla stretta collaborazione tra il Dott. Bruni, nutrizionista ed il Dott. Renzi, esperto informatico.

BMS è rivoluzionario nel campo della nutrizione applicata, poiché è in grado di elaborare una moltitudine di parametri clinici e variabili genetiche per tradurli in un percorso di educazione nutrizionale estremamente personalizzato, altamente scientifico efficace e semplice per il paziente.
BMS è l'unico metodo che elabora i seguenti dati per tradurli in un percorso nutrizionale straordinariamente efficace e pratico:

- Parametri clinici
- Parametri genetici
- Potere terapeutico dei singoli alimenti
- Potere terapeutico delle combinazioni alimentari
- Ciclicità nell'assunzione di specifiche categorie alimentari
- Cronobiologia

BMS è in grado di elaborare sequenze nutrizionali settimanali e mensili per controllare al meglio le risposte metaboliche ed ormonali della persona. Sulla base delle informazioni cliniche inserite dall'utente e rispetto ai dati ottenuti dal test genetico-BMS, si elaborano sequenze nutrizionali estremamente personalizzate.

Le combinazioni alimentari proposte in BMS e la loro precisa collocazione temporale permettono un eccellente controllo degli ormoni e dei fattori metabolici che controllano il senso di fame, alcuni esempi, Leptina, Grelina, Insulina, Glucosio, Cortisolo, Melatonina, Serotonina.

BMS elabora il percorso di educazione nutrizionale sulla base delle reali condizioni cliniche del momento.
BMS si adegua continuamente ai cambiamenti metabolici della persona e lo guida attraverso un percorso nutrizionale estremamente dinamico, personalizzato che diventerà nel tempo un vero e proprio modello alimentare personalizzato.

BMS elabora e sintetizza una moltitudine di informazioni che l'utente andrà ad inserire nelle diverse schede conoscitive.
Alcuni esempi: tutte le patologie in atto o pregresse, tipo di lavoro svolto, se sei uno sportivo e che tipo di sport pratichi, se hai intolleranze alimentari o allergie alimentari, qual è la qualità del sonno, come è la tua funzione intestinale, se soffri di disturbi dell'andamento glicemico, in una donna qual è la condizione ormonale e tanti altri dati. Inoltre ovviamente se effettui il test genetico BMS, sarà in grado di elaborare i tuoi dati genetici con la tua condizione clinica.

Il metodo BMS è stato già adottato da migliaia di pazienti, ma solo nel 2018 fa la sua comparsa come servizio on-line. Se vuoi leggere le recensioni dei pazienti e i risultati ottenuti puoi andare nella sezione dedicata cliccando QUI.

Il test genetico BMS elaborato, dal famoso genetista Dott. K.Grimaldi, prende in considerazione i geni che controllano il metabolismo dei carboidrati, dei lipidi, numerosi geni che controllano il metabolismo dei radicali liberi e la riparazione del DNA, i più importanti geni che regolano i processi infiammatori dell'organismo, il metabolismo dell'acido folico, della Vit. D, della sensibilità al sale, della caffeina, il gene che controlla il metabolismo dell'alcool, la sensibilità al nichel, la predisposizione alla celiachia, la metabolizzazione del lattosio e i geni del comportamento alimentare. Un test genetico estremamente completo ad un costo incredibilmente contenuto.

L'analisi genetica viene effettuata in un laboratorio altamente specializzato in analisi genetiche: GENETICLAB.

Assolutamente no. Tutti i test genetici si effettuano una sola volta nella vita in quanto il suo risultato non può mai cambiare nel tempo. Questo è uno dei tanti vantaggi che comporta eseguire il Test Genetico BMS.

Assolutamente no. Puoi tranquillamente iniziare a seguire il metodo BMS con un percorso di educazione alimentare estremamente personalizzato, in seguito quando lo riterrai opportuno, magari sceglierai di effettuare il test del DNA BMS per conoscere le caratteristiche fondamentali ed uniche del tuo metabolismo.