Il Sistema Metabolico Bruni (BMS) è il risultato di oltre 10 anni di studi in nutrizione funzionale, nutrigenetica e cronobiologia.
L'incontro e la sintesi di questi tre importanti settori della nutrizione e della biologia, si fondono in BMS, in maniera estremamente efficace e pratica.
BMS vede la luce nel 2018 grazie alla stretta collaborazione tra il Dott. Bruni, nutrizionista ed il Dott. Renzi, esperto informatico.
Intervista alla Dott.ssa Grazia Fini che ha adottato il Metodo BMS all’Aquila
Nome: Grazia
Cognome: Fini
Professione: Biologa Nutrizionista
Cosa vuol dire essere un Biologo Nutrizionista? Il biologo nutrizionista è quel professionista capace di educare chi vuole imparare ad alimentarsi in modo consapevole ed efficace, per migliorare il proprio benessere psicofisico. Il nutrizionista utilizza il potere terapeutico degli alimenti, nel pieno rispetto dell’unicità dei singoli pazienti.
Può Spiegarsi Meglio? Certamente, il cibo che consumiamo ha caratteristiche biochimiche ben note, ma ciò che cambia profondamente sono i dettagli genetici, metabolici e fisiologici degli individui.
Se a questo ragionamento aggiungiamo la condizione clinica individuale e lo status emotivo e psicologico, ci rendiamo conto come il biologo nutrizionista per lavorare seriamente ed in maniera davvero efficace, deve mettere insieme tutti questi parametri per studiare un percorso nutrizionale in grado di accompagnare il paziente verso uno status di benessere e di auto-conoscenza.
E se devo dirla tutta, vedere che ancora ci sono queste proposte nutrizionali generiche e prestampate, in primo luogo è un'offesa per chi da anni come me studia la scienza della nutrizione, ma ancor peggio, credo sia una grave forma di mancanza di rispetto per la salute delle persone.
Quindi lei aiuta le persone a dimagrire? Sarebbe davvero riduttivo!! Offro programmi nutrizionali estremamente personalizzati, valutando appieno la condizione clinica del mio paziente. Rendo il paziente protagonista, lo rendo consapevole di quanto il suo patrimonio genetico può, anzi deve, guidare le scelte nutrizionali per migliorare concretamente il suo stato di salute. Il cibo deve diventare la sua farmacia per la salute.
Film o Serie tv preferita: Il principe abusivo di Alessandro Siani. Ridere ci permette di affrontare tutto con leggerezza.
Perché ha aperto il suo studio all’Aquila? Perché è la città in cui ho deciso di vivere da più di 30 anni, fa freddo sì, ma è meravigliosa.
Cos’è il BMS che lei adotta? Il Sistema Metabolico Bruni è una sintesi pratica di più discipline, ovvero Nutrizione Funzionale, Cronobiologia, Nutrigenomica e Nutraceutica personalizzata. Grazie a questo metodo, finalmente, la persona può ritrovare la sua centralità: le scelte nutrizionali sono fatte sempre sulla reale condizione clinica e genetica della persona. Per semplificare, ed anche in maniera un po' provocatoria! potrei dire che con il BMS mettiamo al bando, modelli dietetici prestampati, preconfezionati e uguali per tutti.
Perché applica il BMS e non fa la classica “Dietologa”? Perché semplicemente la parola “dieta” mi fa venire i brividi. Mi fa pensare ad un muro fatto di sacrifici, a qualcosa che devo subire. In realtà con il metodo BMS, il paziente torna ad essere protagonista.
È un metodo olistico per personalizzare la nutrizione, che risponde alle condizioni fisiologiche della persona. GRAZIE al BMS come un sarto posso cucire un piano nutrizionale su misura per ogni persona.
Cosa intende con “su misura”?: Che si valutano tutte le caratteristiche genetiche della persona utili ai fini nutrizionali: le sue abitudini, le condizioni fisiologiche, gli aspetti emotivi.
In pratica un metodo che rispetta l’individuo nella sua interezza.
Abbiamo sentito dire che il BMS è contrario al calcolo delle calorie, è vero? Nel mio studio la bilancia è posta in un angolino come un pezzo vintage da esporre! Che senso ha parlare di calorie o grammature, il nostro benessere, la nostra salute, possiamo quantificarla con un numero sulla bilancia?
Piuttosto che pesare il cibo, occorre sapere quale consumare e perché consumarlo, come abbinare gli alimenti e quali modalità di cottura sono più utili alle nostre esigenze fisiologiche e cliniche.
Sembra la dieta perfetta per un abruzzese, quindi posso mangiare arrosticini a gogo?!! Insomma a tutto c’è un limite, però capita di trasgredire perché ognuno di noi ha una propria vita sociale e famigliare, ma entrare nel metodo BMS significa avere consapevolezza dello sgarro e avere la capacità di far fronte allo stesso.
Tutto chiaro, ma possiamo venire a trovarla quando vogliamo o serve un appuntamento? Non creiamo assembramenti meglio un appuntamento.
E dove si trova il suo studio? Lo studio si trova a L'Aquila in via Pescara 2a, c/o Strinella 88 , cell. 333 9416970
Grazie Dottoressa: Grazie a Voi!!
Scrivi commento (0 Commenti)Il Sistema Metabolico Bruni (BMS) offre una grande opportunità: attraverso lo studio della condizione clinica, delle caratteristiche genetiche, gastrointestinali ed emotive è possibile individuare il percorso nutrizionale e nutraceutico più efficace.
Non una dieta (mi raccomando!) bensì una strategia nutrizionale, studiata intorno all’individuo che per sua natura è unico!
Io ho il mio BMS, tu hai il tuo BMS, ognuno ha il suo BMS.
Per quanto tale approccio possa sembrare surreale, ci basteranno pochi esempi per comprendere, quanto sia più coerente di quel che pensi!
Rincorrere la dieta ideale è ahimè una prassi consolidata: la ricerca offre spunti importanti in questa direzione, dalla Dieta Mediterranea per approdare alla dieta Mima Digiuno, senza dimenticare quanto la dieta Chetogenica sia molto in auge.
Nel BMS non entriamo nel merito dei singoli approcci nutrizionali, ma proponiamo un ragionamento radicalmente differente.
Rincorrere una dieta vuol dire adattarsi in toto ai suoi criteri, ai suoi dogmi alla sua unicità: per quanto solide siano le basi scientifiche, siamo noi che ci adattiamo ad essa.
Nel BMS il paradigma iniziale è esattamente opposto.
Il nutrizionista che utilizza il BMS deve in primo luogo indagare nell’unicità metabolica, gastrointestinale, clinica, genetica, cronobiologica della persona, così da poter stabilire il corretto approccio nutrizionale e la migliore strategia metabolica.
L’unicità biologica torna ad essere salvaguardata e quindi valorizzata grazie alla potente spinta metabolica offerta dal BMS.
Un errore strategico ricorrente si trova nei resoconti di chi ha “subito” diverse diete: la ricerca del peso ideale, viene raramente accompagnata dalla richiesta di un miglioramento delle proprie funzioni gastrointestinali e di una buona qualità del sonno, senza dimenticare la necessità di mantenere un rapporto muscolo\grasso adeguato. Troppo spesso l’obiettivo è unico, dimenticando che uno stato di buona salute passa inevitabilmente attraverso una totale salvaguardia delle dinamiche sopra menzionate.
L’organismo non è solo peso forma, non è solo felicità o tristezza, stitichezza o regolarità intestinale, disbiosi o eubiosi, insonnia o buona qualità del sonno: l’organismo non lavora mai a compartimenti stagni. Quando ci affidiamo ad un modello dietetico non possiamo mai dimenticare l’unicità biologica che ci contraddistingue, quell’unicità che peraltro si integra costantemente con le nostre condizioni emotive.
Nel BMS normalmente affrontiamo queste dinamiche, tutte insieme, non lasciamo mai nulla al caso e non dimentichiamo che la condizione psicologica si mescola costantemente con le dinamiche metaboliche e viscerali. Dimenticare ciò nel BMS sarebbe un vero sacrilegio.
Il potere terapeutico degli alimenti viene messo in relazione anche con i parametri genetici individuali, così da proporre le combinazioni nutrizionali più efficaci, non solo rispetto alle condizioni cliniche sintomatiche, ma soprattutto rispetto a quelle caratteristiche del DNA che rendono la persona unica.
Il Nutrizionista che utilizza il BMS deve costantemente essere in grado di soppesare la componente metabolica, genetica ed emozionale dell’individuo: solo in questo modo potrà studiare per esso la proposta nutrizionale e nutraceutica più efficace.
Dimenticare che queste tre componenti sono legate in maniera inscindibile significherebbe uscire fuori dal BMS per approdare ad un approccio che per forza di cose finirebbe per svilire l’unicità della persona.
Nel libro “Non più a Dieta ma in Salute” si ripercorre insieme al lettore questo ragionamento, si offre una dinamica precisa e puntuale delle variabili metaboliche e genetiche analizzate nel BMS, si approda a proposte nutrizionali concrete con la semplicità che un testo adatto a tutti deve avere.
Nel BMS valorizziamo la tua unicità!
Scrivi commento (1 Commento)Rivolgersi ad un Nutrizionista e chiedergli una dieta ha poco senso! Parola di Nutrizionista.
In quest’ottica si è perdenti in partenza, probabilmente con ottimi risultati iniziali, ma nel lungo periodo tale approccio è certamente destinato a schiantarsi sul muro dell’inutilità metabolica e della decontestualizzazione sociale.
Una dieta studiata al centesimo di grammo, bilanciata per carboidrati, proteine, lipidi e micronutrienti, da un punto di vista tecnico scientifico, sarà certamente equilibrata, ma corre dei grandi rischi:
1) Pone la persona in una condizione di sudditanza psicologica nel medio lungo periodo.
2) Non tiene conto delle caratteristiche genetiche individuali.
3) Non si pone come percorso educativo, ma come protocollo standard con connotati asettici.
4) La quantificazione eccessiva degli alimenti, rischia di innescare fenomeni ossessivi.
5) Non tiene conto delle condizioni psicologiche individuali.
6) Non valuta gli effetti dei geni sulle condizioni metaboliche attuali.
7) Sposta l’asse dell’attenzione sulla quantità piuttosto che sul potere terapeutico degli alimenti.
8) L’efficienza del sistema gastrointestinale non viene messa in relazione con le dinamiche stressogene e funzionali.
9) Annichilisce il potere funzionale degli alimenti.
10)Non pone la dovuta attenzione all’asse intestino-cervello.
Chi si rivolge al nutrizionista che utilizza il metodo BMS non deve pertanto chiedere una dieta, ma deve pretendere di conoscere sé stesso e di tradurre questo percorso di apprendimento in scelte nutrizionali capaci di mettere in discussione gli aspetti sopra menzionati.
Perché questo approccio è indispensabile, indiscutibile nel BMS?
All’inizio della mia professione ciò che colpiva nei colloqui con i pazienti era la scarsa conoscenza delle proprie dinamiche metaboliche e ancor peggio della scarsa consapevolezza di come i loro assetti emotivi interagissero con le scelte ed i comportamenti alimentari. Se poi si affrontava il rapporto tra lo stato della flora batterica gastrointestinale e le risposte metaboliche, l’oscurità diventava notte.
Eppure loro chiedevano semplicemente una dieta: una dieta per perdere i kg in eccesso, una dieta per aumentare la massa muscolare, una dieta per l’ipercolesterolemia e così via.
Nelle loro richieste mancavano i perché!
Non c’era quasi mai la volontà di cercare il perché, il perché di una determinata condizione fisica, il perché di annosi disturbi gastrointestinali, il perché di numerosi fallimenti dietetici.
Il mio essere Nutrizionista era seriamente andato in crisi: bisognava cambiare direzione, era necessario invertire la rotta.
Confesso che non è stato facile, mettersi di traverso ad un sistema consolidato.
La Nutrigenetica era una scienza sottovalutata e per lo più sconosciuta: ancora oggi illustri specialisti denigrano i risultati di importanti analisi genetiche. Purtroppo questa è la dura realtà di chi quotidianamente propone un modello operativo differente.
La caratterizzazione delle molecole bioattive negli alimenti, ha permesso, a chi si occupa di nutrizione, di intervenire in maniera chirurgica nei profili metabolici individuali.
L’anamnesi nutrizionale diventava così un percorso di conoscenza:
• La nascita con parto naturale o parto cesareo, per interpretare meglio le dinamiche gastrointestinali.
• Il ritmo sonno-veglia come modulatore del senso di fame e delle risposte metaboliche.
• L’atteggiamento psicologico nei confronti del cibo.
• La correlazione tra le dinamiche ormonali femminili e la funzionalità gastrointestinale.
• Il desiderio alimentare.
• Le scelte nutrizionali in età pediatrica, per comprendere meglio l’attuale struttura corporea.
• Le scelte nutrizionali affrontate in maniera empatica, per modulare i fattori genetici individuali, con uno sguardo attento alla famigliarità.
La descrizione di un approccio olistico rischia di essere tediosa, per questo mi sono limitato a citare alcuni degli elementi caratterizzanti!
La mole di dati che emergeva dai profili genetici e dalle anamnesi, veniva inizialmente sintetizzata manualmente: presto mi accorsi che non era umanamente possibile!
Fu così che l’incontro con il Dott. Matteo Renzi (perdonatelo per il suo nome!) segnò la nuova fase, quella digitale del BMS.
Era necessario costruire degli algoritmi matematici in grado di sintetizzare tale mole di dati, elaborarli scientificamente per offrire soluzioni nutrizionali estremamente efficaci e personalizzate. Il lavoro con Matteo è stato faticoso, affascinante, emozionante, pensate che ancora oggi mi sopporta! Solo la sua pazienza e la sua strabiliante competenza di programmatore, poteva tradurre in termini informatici, ciò che io svolgevo manualmente.
Nel BMS è indispensabile caratterizzare il paziente da un punto di vista emotivo e psicologico.
Capire con estrema serenità quanto il nutrizionista può essere d’aiuto e quando invece necessità di un professionista psicoterapeuta a supporto del percorso nutrizionale.
Il Dott. Yuri Canfora, è stato in grado di cogliere sin da subito l’essenza del metodo, oggi egli è parte integrante del BMS.
Psicoterapeuta di grande esperienza, ha permesso di fare il salto di qualità: perché un Nutrizionista non deve fare diete, un Nutrizionista si pone al pari della persona e l’accompagna in un percorso di conoscenza. Quando risulta indispensabile un supporto psicologico con l’obiettivo di superare determinate criticità, il BMS si affida alla sua sensibilità.
Nel BMS è indispensabile il rispetto profondo della persona, dei suoi punti di forza, ma anche e soprattutto delle sue debolezze, delle sue fragilità.
Scindere tali componenti dagli aspetti nutrizionali, metabolici ed ormonali, vorrebbe dire non rispettare l’essenza umana.
Conoscere sé stessi per affrontare con serenità ed entusiasmo un percorso di salute, nel BMS è possibile
Il lavoro che è stato fatto negli anni è enorme, il BMS porta dentro di se una logica sottile e profonda che si concretizza nella pratica, grazie allo sviluppo del software Ediet.
Ediet permette agli operatori BMS di utilizzare le informazioni anamnestiche, cliniche e genetiche e tradurle in percorsi nutrizionali altamente personalizzati.
Lo sviluppo di migliaia di combinazioni alimentari funzionali è il cuore pulsante di Ediet: gli algoritmi al suo interno, perfezionati negli anni, rappresentano un valore aggiunto esclusivo.
Grazie alla presenza di questi algoritmi l'operatore BMS può ottenere percorsi nutrizionali, impensabili con altri software.
La Nutrizione Funzionale, quella vera, quella fatta sul campo, con i pazienti, con le loro storie, con la loro condizione multifattoriale, trova in Ediet la massima espressione pratica.
L'Academy BMS nasce con l'obiettivo specifico di formare figure professionali in grado di replicare in maniera ortodossa la metodica BMS.
Strumenti anamnestici esclusivi, un test Nutrigenetico all'avanguardia, tecniche nutrizionali uniche, potenziate dalla unicità del software eDiet, offrono quel valore aggiunto che permette di credere in una professione esercitata in maniera completamente innovativa.
La storia del BMS non è autocelebrativa, siamo cresciuti perché le persone ci hanno dato fiducia, migliaia di persone hanno deciso di affidarsi agli specialisti BMS.
La storia è stata fatta da loro, noi ci abbiamo semplicemente creduto.
Dott. Emiliano Bruni
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